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Garavani Valentino

Couturier

Nato a Voghera nel 1932, fin da giovanissimo attratto dal mondo della moda e dalla creatività sartoriale, frequenta una Scuola di Figurino a Milano e contemporaneamente studia francese alla Berlitz School e viaggia all'estero, trascorrendo un lungo periodo a Parigi. Studia stilismo all'École de La Chambre Syndacale.

Negli anni cinquanta, dopo essersi fatto notare partecipando a un importante concorso, entra come collaboratore nella Casa di Moda di Jean Dessès e nell'atelier di Guy Laroche. Nel 1957 fonda la Valentino insieme ad alcuni soci, fra cui il padre. Tuttavia gli alti costi di gestione, unitamente al gusto per il lusso dello stilista, portarono i soci a ritirarsi dall'attività, facendo quasi andare la casa di moda in bancarotta. Fu risolutiva l'entrata nella società del compagno Giancarlo Giammetti, studente di architettura con il quale Garavani avviò una nuova casa di moda, occupandosi esclusivamente dell'aspetto creativo, e lasciando al socio l'aspetto finanziario.

Nel 1959 apre il suo atelier a Roma in via Condotti e nel 1960 inizia la sua collaborazione con Giancarlo Giammetti che seguirà lo sviluppo del suo marchio. Nel 1962, dopo il trionfo della sua prima collezione a Pitti Moda di Firenze, Valentino diviene in breve uno dei più apprezzati e dei più popolari couturiers del mondo. Le due pagine che l'edizione francese di Vogue gli dedica sono il segno della sua consacrazione tra i grandi della Moda.

Nel 1967 gli viene conferito a Dallas il Premio Neiman Marcus, equivalente, nel mondo della Moda, all'Oscar cinematografico. In questo stesso anno disegna le divise per gli assistenti di volo della TWA e presenta la prima collezione Valentino Uomo. Nel 1968 inizia ad usare come griffe la celebre "V", e, ormai parte del Gotha degli stilisti, crea l'abito da sposa per le nozze di Jacqueline Bouvier con Onassis.

Negli anni ottanta Valentino affida alla Italiana Manifatture SpA dei fratelli Castelletti di San Benedetto del Tronto la produzione e distribuzione mondiale delle linee Valentino Jeans, Oliver, Valentino Junior, 18:18. Dagli anni settanta in poi Valentino veste le donne più famose del mondo ed apre boutique a New York, Parigi, Ginevra, Losanna, Tokyo. Viene creato anche un profumo che porta il suo nome, che nel 1991 sarà seguito dal profumo "Vendetta".

Nel 1971 è ritratto dal pittore statunitense Andy Warhol. Nel 1985 riceve dal Presidente della Repubblica la decorazione di Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito, nel 1986 il titolo di Cavaliere di Gran Croce, nel 1996 è nominato Cavaliere del Lavoro; nel luglio 2006 gli viene conferita la Légion d'honneur, la più alta onorificenza della Repubblica Francese.

Valentino segue anche le tematiche sociali: insieme a Giancarlo Giammetti dà vita nel 1990 all'Associazione L.I.F.E, che si propone di combattere l'AIDS mediante campagne di informazione, supporto ai parenti degli ammalati e incentivazione della ricerca. La sua griffe, oggetto di desiderio per tutti i cultori della moda, è universalmente sinonimo di alta classe e creatività. Il celebre marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca HDP, è stato rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto.

Il 4 settembre 2007 Valentino dice addio alla moda. La griffe da lui fondata oltre 45 anni prima non si avvarrà più della sua creatività. Sarà sostituito da Alessandra Facchinetti. Cinque mesi dopo, Matteo Marzotto lascia la presidenza. Dopo solo due stagioni Alessandra Facchinetti lascia l'azienda. Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, che per dieci anni hanno disegnato gli accessori per Valentino, sono nominati direttori creativi.

Il 20 novembre è stato distribuito nei cinema italiani il film-documentario Valentino: The Last Emperor, diretto dal regista statunitense Matt Tyrnauer, pellicola che segue gli ultimi due anni di attività dello stilista.

 

Abiti Schön 1966, Valentino 1980, Chanel 1980

Da sinistra: Mila Schön (1966): abito interamente ricamato in paillettes nero e argento; Boutique Valentino (anni ottanta): abito in seta nera con corpino in seta avorio impunturata; Chanel (anni ottanta): abito in taffetà rosso. Donazione Gioia Marchi Falck.[...]

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