0% of page loaded...

Il nome della rosa

Abito da cardinale in lana bouclé bordeaux con tunica in panno avorio. Le parti ricamate della casula hanno una base di tessuto laminato oro sulla quale, attraverso diversi materiali quali raso rosso e viola, fili oro, perle argento e borchie di metallo, prendono vita elementi ad ogiva e romboidali che racchiudono croci d'oro.

Epoca di ambientazione: 1327

Costume indossato da una comparsa.

 
Foto dell'abito
Foto dal set
Materiali
Lavorazioni
 

Gabriella Pescucci

  ...

VAI ALLA SCHEDA

 
  • Alla base della realizzazione dei costumi, filologicamente ricostruiti da Gabriella Pescucci, c'è uno studio approfondito delle tinture vegetali. Viene dato grande risalto all'artigianato: pellami e tessuti sono lavorati a mano.
 

Il Nome Della Rosa

Anno: 1986

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Umberto Eco del 1980. Nel 1327 alcuni terribili omicidi sconvolgono un'abbazia benedettina sperduta tra i monti del Nord-Italia. Nel monastero dovrà svolgersi un importante concilio francescano a cui è chiamato a partecipare il dotto frateGuglielmo da Baskerville. Nel contempo, l'abate affida a Guglielmo le indagini degli omicidi in virtù della sua esperienza di inquisitore,

GUARDA IL TRAILER | VAI ALLA SCHEDA

 

L'atelier degli Oscar

I costumi della sartoria Tirelli per il grande cinema
Data: 2009-04-29

Chiudete gli occhi e cercate di rivivere la scena di un grande film in costume. C’è da scommettere che almeno uno dei personaggi che vi verrà in mente veste Tirelli. L’esercizio è del resto facile visto che il grande atelier romano fondato negli anni Sessanta da Umberto Tirelli, geniale “realizzatore di costumi e archeologo della moda” secondo la definizione di Guido Vergani, ha “vestito” i protagonisti di almeno una trentina di film che, non[...]

VAI ALL'EVENTO