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Cristobal Balenciaga

Couturier

Nato nel 1895, durante l'infanzia spesso aiuta la madre, sarta, ed all'età di dodici anni comincia a lavorare come assistente di un sarto. Durante l'adolescenza, la marchesa di Casa Torres, Blanca Carrillo de Albornoz y Elio, importante nobildonna della sua città, diventa sua cliente e protettrice. La marchesa invia il giovane Balenciaga a Madrid, dove apprende l'arte della sartoria. (Di fatto, Balenciaga fu uno dei pochi stilisti a disegnare, tagliare e cucire da solo le proprie creazioni.)

Balenciaga comincia a riscuotere in Spagna una notevole fama come designer, il che gli permette di aprire una boutique a San Sebastián, nel 1919, a cui ne seguono altre a Madrid e Barcellona. La famiglia reale spagnola e l'aristocrazia apprezza particolarmente le creazioni di Balenciaga, ma la guerra civile spagnola lo costringe a chiudere le sue boutique, e a trasferirsi a Parigi. dove apre la propria casa di moda nel 1937. Balenciaga nel 1937 mostra, nel sue atelier in Avenue George V, la sua prima collezione che trae ispirazione dal rinascimento spagnolo. Durante gli anni seguenti continuò a reinterpretare stili appartenenti ad epoche passate della storia spagnola che possiamo ritrovare nella sua collezione “Infanta”, ispirata agli abiti ritratti da Diego Velasquez nei dipinti della Principessa di Spagna, e nella collezione “Jacket of light”, in cui ritroviamo i bolero che indossavano i torero spagnoli. Nel 1945 prende parte al theatre de la mode, un'esibizione itinerante di bambole-manichino vestite con abiti di haute couture disegnati dai migliori designer di Parigi. Nel 1947 Balenciaga lancia il suo primo profumo, “Le Dix”, a richiamo del numero civico della boutique e due anni dopo, nel 1949, lancia il suo secondo profumo "La Fuite Des Heures". Gli anni 50 sono caratterizzati dal New look , sdoganato da Christian Dior, ma non per Cristobal Balenciaga che decide di liberare la donna trasformando la silhouette, ampliando le spalle, cancellando il punto vita ed eliminando il corsetto. Seguendo questi principi crea nel 1951 il Tailleur semi aderente, nel 1953 la giacca a palloncino e nel 1955 l'abito a tunica. Nel 1955 balenciaga lancia il terzo profumo "Quadrille". Nel 1958 presenta il vestito baby doll, il cappotto cocoon e la gonna a palloncino. Nello stesso anno la casa abrahm creò apposta per balenciaga un nuovo tessuto il Gazar, una specie di raffia di seta, che permetteva, grazie alla sua particolare struttura rigida, di dar vita a nuove forme. Oltre al gazar utilizzò un altro materiale innovativo, ovvero il cracknyl.

Il successo però non arriverà prima della fine della seconda guerra mondiale. Il culmine del successo di Balenciaga arriva nei primi anni sessanta grazie ad una reinterpretazione del classico abito impero. Nel corso degli anni cinquanta e sessanta, il nome della casa di moda Balenciaga si consolida definitivamente nel campo dell'alta moda. Tuttavia nel 1968, con l'avvento del Pret-a-porter, Balenciaga si ritira, pur rimanendo di grande ispirazione per successivi stilisti di fama internazionale come Oscar de la Renta, André Courrèges, Emanuel Ungaro, e Hubert de Givenchy. Attualmente il marchio Balenciaga è diretto da Alexander Wang, e fa parte del gruppo Kering.

Balenciaga muore a Valencia nel 1972.

 

Abito Balenciaga 1960

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SCHEDA DEL COSTUME

Abiti Balenciaga 1960-1970, Christian Dior 1970 e Yves Saint Laurent 1970

Da sinistra: abito Balenciaga (1960) appartenuto a Jeanne Carola, in seta stampata avorio e rosa; abito Balenciaga (1970) appartenuto a Jeanne Carola, in shantung di seta azzurro; abito Christian Dior (1970) appartenuto a Paola Carola, in seta scura; abito Balenciaga (1970), appartenuto a Paola Carola, composto da corpino in seta operata verde e gonna seta rosa; abito Yves Saint Laurent (1970) appartenuto a Paola Carola, in crèpe de chine stampato. Donazione[...]

SCHEDA DEL COSTUME

 
 

RoMaison 2020

Roma, una maison straordinaria: archivi e produzioni dei laboratori di Costume
Data: 2020-10-23

Mostra dedicata alle più prestigiose sartorie di Costume romane, tra tradizione e sperimentazione, dove l’ispirazione stabilisce una reinvenzione continua del concetto di abito. Roma entra nel racconto contemporaneo della Moda, mostrandosi come laboratorio progettuale straordinario dove l’alto artigianato convive con l’archivio. Due mondi unici che esprimono la profonda cultura del Made in Italy: la conoscenza e lo studio dell’archivio, insieme all’espressione[...]

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