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L'importanza di chiamarsi Ernest

Abito da amazzone composto da gonna in gabardine nocciola, giacchino in lana e seta a quadretti avorio e nero con revers e polsi in lino nero. La pettina con alamari in lino beige è guarnita da zagane di seta e cotone rosse e avorio montate a spina. Al collo fiocchetto di faille nera.

Epoca di ambientazione: 1895.

Costume indossato da Reese Witherspoon.

 
Foto dell'abito
Materiali
 

Maurizio Millenotti

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  • Il titolo italiano non riesce a rendere il gioco di parole su cui si basa l'originale: infatti, in inglese, il nome Ernest viene pronunciato nello stesso modo dell'aggettivo earnest, che significa onesto. Risulta ben chiara, perciò, la sfumatura ironica del titolo, in quanto entrambi i protagonisti non si chiamano Ernest e risultano essere tutt'altro che dei campioni di onestà.
  • Il film è stato premiato al Nastro d'Argento per i costumi.
 

L'importanza di chiamarsi Ernest

Anno: 2002

L'importanza di chiamarsi Ernest (The Importance of Being Earnest) è un film del 2002 diretto da Oliver Parker, basato sulla commedia satirica L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde. NOTA BENE Il nome proprio Ernest in inglese si pronuncia come l'aggettivo earnest, che significa "coscienzioso", "serio", "onesto", "sincero". Il titolo originale, "The importance of being earnest"

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L'atelier degli Oscar

I costumi della sartoria Tirelli per il grande cinema
Data: 2009-04-29

Chiudete gli occhi e cercate di rivivere la scena di un grande film in costume. C’è da scommettere che almeno uno dei personaggi che vi verrà in mente veste Tirelli. L’esercizio è del resto facile visto che il grande atelier romano fondato negli anni Sessanta da Umberto Tirelli, geniale “realizzatore di costumi e archeologo della moda” secondo la definizione di Guido Vergani, ha “vestito” i protagonisti di almeno una trentina di film che, non[...]

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